lunedì 9 febbraio 2015

L'amante del rischio

       Milano. Ristorante carino dalle parti di corso Como. L'Amante del Rischio ha un appuntamento a colazione con il Convitato di Pietra, cui si aggiunge - imprevisto ma molto gradito - il Presentatore (detto anche la Causa di Tutto).
       La riunione conviviale scivola via allegra e vagamente goliardica, come succede tra vecchi amici, ma poi il Convitato di Pietra non si sottrae alla sua consolidata vocazione alla provocazione e porta deliberatamente la conversazione dove NON dovrebbe portarla.
       Il Presentatore non gradisce, ma abbozza: è uomo di classe e sa bene come cavarsela in situazioni del genere. L'amicizia che lo lega all'Amante del Rischio è assai più duratura e solida di quella che lo associa al Convitato di Pietra e forse, in cuor suo e nonostante chiarimenti vari, un vago quanto immotivato senso di colpa ancora lo nutre. Ma sa stare al gioco e poi individua immediatamente dove andarsi a posizionare: solidarizzare con il Convitato di Pietra per rimproverare all'Amante del Rischio quello che da sempre i due gli rimproverano: l'amore, per l'appunto, per il rischio.
       Un Amante del Rischio, tuttavia, quasi mai si sente in difficoltà, proprio perché il rischio lo ama e lo ha sempre amato. Anzi si potrebbe dire che una situazione del genere, sotto il fuoco di fila di due tiratori niente male, addirittura lo stimoli.
       Si rivangano perfino due situazioni parallele, anche se non simili, svoltesi nel capoluogo lombardo a distanza di quasi trent'anni, aventi sempre come protagonista l'Amante del Rischio, e si cazzeggia un po' sulle medesime.
       L'Amante del Rischio non nega nulla, anzi ammette tutto. Ammette di aver giocato against all odds e di essersi divertito in entrambe i casi, cui - volendo - se ne potrebbe pure aggiungere un terzo, cronologicamente più vicino al secondo che al primo... Non nega neppure di essersi sempre sentito emotivamente coinvolto, dunque di averlo fatto per passione, non certo per mero azzardo o per autoaffermazione, e di essere andato verso l'inevitabile fine anche quando tutto, ma proprio tutto, gli avrebbe consigliato di sganciarsi. Il fatto è che - da buon Amante del Rischio - ha preferito giocarsi anche l'ultima carta che aveva in mano. Così non ha rimpianti. Certo, qualche sberleffo se lo prende, ma lui sa bene che "chi non risica non rosica" e non è che i suoi due commensali abbiano da insegnargli granché, da quel punto di vista...
       Grandi risate chiudono l'incontro, segno che il tempo ha cancellato cicatrici, piccole rabbie e perfino imbarazzi reciproci. L'Amante del Rischio ha cercato di vivere. Non ci è riuscito, ma non è che adesso sia morto...

                                      Piero Visani




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