sabato 7 giugno 2014

Historia magistra vitae...?


       Scrivo il 7 giugno così mi svincolo da fastidiose "connessioni" di datazione: l'uso dei disastri del passato per mascherare quelli del presente è veramente patetico: nessuno intende negare i primi, ma siamo sicuri che fare riferimento SOLO a quelli sia davvero decisivo nel legittimare gli obbrobri del presente. Sono passati solo 70 anni e la cosa ancora funziona, perché sette decenni - come ogni storico degno di questo nome sa bene - sono un battere di ciglia nel divenire umano.
       Invito a fare un piccolo esercizio: il racconto "I duellanti", di Joseph Conrad, venne scritto nel 1908 e, a poco meno di un secolo da Waterloo (1815), l'immagine che ne scaturiva, di Napoleone e del bonapartismo, era ancora assolutamente "mostruosa" per un naturalizzato britannico (forse anche preoccupato di giustificare la propria origine polacca, vale a dire la provenienza da un Paese sempre piuttosto simpatizzante per il Grande Corso). Oggi tale immagine com'è...?
       Il fingere di costruire, guardando indietro per mascherare e giustificare la propria natura di nani, è il modo migliore per negarci un futuro...

                          Piero Visani

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