Mentre questo spicchio di mondo in cui vivo precipita nella notte, è bello stare davanti al computer a rileggere vecchi scritti, a ripensare a fatti, memorie, esperienze; a ciò che mi ha dato gioia e a ciò che mi ha dato tristezza; a un presente tanto difficile ma anche tanto stimolante, per chi - come me - ha ancora voglia di combattere per ciò in cui crede.
E' bello ripensare alle amicizie vere e a quelle false; agli amori che hanno retto la prova del tempo e a quelli abortiti o finiti miseramente; alle poche luci di comprensione e dialogo che illuminano una vita e alle tante ombre di fraintendimenti e mutismi che l'hanno oscurata.
Bilanci del genere possono essere molto amari, ma non lo sono mai del tutto per chi ha fatto ciò che riteneva giusto. Senza pretendere che fosse giusto davvero, ma seguendo quello che gli diceva il proprio cuore.
Di tante strade percorse, a fine itinerario molte si sono rivelate modesti passaggi, ma è bello sapere che il gusto per la ricerca non è mai venuto meno e perdura a tutt'oggi. Così come non è mai venuto meno il fittissimo dialogo con me stesso e con tutti coloro che hanno la compiacenza di dialogare con me. Se penso a quanti impegni dialettici sostengo in un giorno, ho di che essere contento, perché i referenti non mi mancano.
Sono un solitario - è vero - ma non autoreferenziale. Amo guardarmi di continuo intorno e vedere tutta la potenziale bellezza che mi circonda. Sono molto contento di tale mio atteggiamento, poiché mi ha sempre aiutato a trovarne. E' sicuramente difficile - come si dice - riuscire a "trovare l'alba dentro l'imbrunire", ma, se si ha fortuna, lo si può fare. Non è raro che la scintilla dell'idem sentire si manifesti; il problema è verificare se sia autentica. Quando si scopre che lo è, la terra ci è più lieve, e siamo ancora vivi...
Piero Visani
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