E' normale che stamane, nella mente di un soggetto non propriamente pacifista (e forse neppure pacifico...) come lo scrivente, si aggiri - lieve ma persistente - una nota canzone antimilitarista? Io dico di sì, un po' per naturale sincretismo e un po' perché io amo soprattutto le contraddizioni, che creano "crisi" e dunque - etimologicamente - cambiamento. Un cambiamento da cui uscire se possibile un po' diverso, un po' migliore. Senza rinnegare niente, ma provando a inglobare qualcosa di più. Per un'identità in movimento, molto attenta - nel mio caso - a tutto ciò che mi pare bello, magari anche solo per un attimo.
Piero Visani
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