martedì 1 luglio 2014

Gettysburg, 1° luglio 1863

      Intorno alle ore 7.30 di mercoledì 1° luglio 1863, a circa 5 km ad ovest di Gettysburg, in Pennsylvania, il tenente Marcellus E. Jones, dell'8th Illinois Cavalry, esplose quello che è considerato il primo colpo della celeberrima battaglia contro un imprecisato ufficiale confederato a cavallo, a una distanza di circa 500 metri.
       In effetti, le brigate Archer e Davis, facenti parte della divisione confederata guidata dal generale Henry Heth, stavano marciando su Gettysburg provenendo da Chambersburg, nel quadro della grande manovra di aggiramento strategico concepita da Robert Edward Lee per invadere il Nord.
       Sotto l'abile guida del generale John Buford, le due brigate di cavalleria unioniste (Gamble e Devin: appena 2.750 uomini contro i circa 7.600 sudisti avanzanti), diedero inizio a un'azione ritardatrice, intesa a favorire l'afflusso su Gettysburg della fanteria di rinforzo nordista.

       Avendo a disposizione carabine a retrocarica (non a ripetizione come talvolta viene affermato), i cavalleggeri unionisti erano in grado di sviluppare un volume di fuoco circa 2-3 volte superiore a quello della fanteria confederata avanzante e inoltre avevano la possibilità di ricaricare stando in ginocchio o addirittura sdraiati a terra (e non rimanendo in piedi come occorreva fare con i moschetti ad avancarica tipici della fanteria confederata), il che spiega l'efficacia della loro azione di contrasto pur in condizioni di assoluta inferiorità numerica.
       La grande battaglia ebbe così inizio.

                    Piero Visani




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