Quando non ci sono limiti prestabiliti, è tutto molto divertente: il campo davanti a noi è aperto, non è certo privo di insidie, ma non ha regole da rispettare a prescindere. Si può vincere tutto, o perdere tutto. Si è felicemente affrancati dalla possibilità - gradita ai burocrati del corpo e della mente - di vincere solo qualcosa. Non sia mai! Le uniche vittorie che hanno un senso sono quelle che NON sono frutto di una transazione. Transare è attività per ragionieri e mercanti. Che cosa se ne può fare, un uomo vero, di una piccola commerciante di se stessa? Di una che si vende un tanto al chilo o a tranci, attribuendo a ciascuno un prezzo e magari ponendo - suprema abiezione! - alcune parti "fuori mercato", racchiuse come in uno scrigno, in un sancta sanctorum di finta sacralità. Finta perché non irraggiungibile, ma perché bisognosa - per essere raggiunta - di "investimenti elevati", molto elevati...
Sono stato un uomo molto ingenuo - lo devo ammettere - poi ho imparato a investire con sempre maggiore oculatezza e, al termine della mia maturazione come vino pregiato, non ho dovuto investire più, non è stato più necessario.
Piero Visani
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