giovedì 31 luglio 2014

Ricorrenze

       Ci sono date che ci ricordano - direi inevitabilmente - storie, eventi, persone. Alcune sono ricorrenze positive, altre negative, ma, man mano che ci si distanzia cronologicamente da esse, si capisce come pure le ricorrenze negative, ad esempio, possano avere una loro valenza.
       Una data, ad esempio, può ricordarci il giorno in cui,  in anni lontani, abbiamo o ci sono stati aperti gli occhi su un rapporto e noi - con perfetta capacità di sintesi - siamo riusciti in breve a dimostrare come, dopo essere stati virtuosi nell'esercizio delle passioni più sfrenate, sapessimo pure praticare la perversione con una certa, disinvolta innocenza.
         Tutto è divenire e chi scrive ama da sempre il divenire e lo pratica con molto impegno, felice di profondere tutto se stesso in quel che fa. A volte, nel farlo, si incontrano persone che non condividono i nostri livelli di passione e/o impegno, e magari amano ingannarci, prenderci in giro, sfruttarci.
       Sul momento, ci si arrabbia per certi comportamenti, che ci paiono dolosi, ma poi tutto sfuma. Come diceva Eraclito, "un bambino che gioca è l'eterna esistenza". Per noi, quei giochi sono giochi di passione e di sfrenata sensualità, per altri sono piccoli inganni interessati. Vorremmo rimproverarlo loro? Ma perché mai? Ognuno ha diritto di praticare i giochi che più ama. Per noi sono intima essenza, autentica attività ludica, profluvio ed effluvio di passioni. Per altri sono annoiati divertissement borghesi, tesi alla ricerca di qualche modestissimo vantaggio personale e di lavoro. Qualche volta, per mera casualità, questi giochi si intersecano e ne nascono talvolta piccoli attriti, poi ognuno ritorna a ciò che ama: alcuni alle passioni, altri ai piccoli inganni; à chacun son goût.

                       Piero Visani

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