venerdì 4 marzo 2016

Democrats


       Se il "popolo" sceglie una nullità assoluta come Barack Obama o una donna reduce già da due mandati (quelli del marito Bill...), dunque palesemente ineleggibile alla presidenza USA, tutto bene, perché si tratta di soggetti graditi all'establishment e alle petromonarchie del Golfo.
       Se invece il popolo sceglie un populista come Donald Trump, una radicale di destra come Marine Le Pen o uno di sinistra come Jeremy Corbyn, allora "apriti cielo!".
       La vera distinzione, nelle totaldemocrazie, non è l'esercizio del voto, ma la natura del medesimo: se gradito ai "beati possidentes", tutto OK; se sgradito, è la fine della libertà.
       Poiché a carico dei "renitenti al voto legittimo (e legittimato)" verranno sempre più adottate misure discriminatorie, presto avremo maggioranze "bulgare" del 99,9%. E vivremo liberi, democratici e contenti. Per lo 0,1% dei residui dissidenti, sono già pronti i manicomi. Viva la libertà!

                          Piero Visani