In giornate come queste, zampettando tra un telegiornale e l'altro, una maratona televisiva e l'altra, tutte lucidamente intese a diffondere disinformazione e confusione, la cosa più divertente è vedere come "la paura faccia novanta", e sollazzarsi sulla facce dei tranquilli, belli, pasciuti e rincoglioniti che credono alle favole de "l'ultima delle guerre", della "guerra per finire le guerre", del "terrorismo contro il genere umano" e altre amenità del genere.
Non meno divertente è vedere i combattenti dell'"armiamoci e partite", molto diffusi, e la diffusa ebbrezza che pare cogliere gli esperti di sicurezza (o presunti tali...), i quali già vedono affluire finanziamenti imprevisti e imprevedibili verso i loro centri di studio, che naturalmente ci racconteranno quello che già sapevamo e parleranno di "difesa della nostra civiltà" (questa è proprio buonissima...)
Passano i millenni e siamo sempre qui, a sognare, e vedere le facce di molti con lo sgomento disegnato in volto è cosa assolutamente piacevole: altro che "penzioni", vitalizi, e certezze panciafichiste. Qui arriva la morte, che è la stessa cosa che dire che arriva la vita... Perché - non dimentichiamolo mai - la morte arriva anche con i suicidi da "stretta fiscale", o no? O quello preferiamo dimenticarlo? Ah già, ma i morti da totaldemocrazie sono "meno morti". Chiedo scusa, l'avevo dimenticato.
Piero Visani