Una volta mi venne chiesto, in tono quasi infastidito, perché non mutassi mai le immagini del mio profilo Facebook. La domanda mi sorprese un po' e ancora di più mi sorprese l'insistenza sull'opportunità di cambiare.
Sempre attentissimo ai dettagli, mi resi conto che chi mi stava facendo una domanda del genere non è che mi avesse poi capito moltissimo, perché io sono molto attento a forme di comunicazione basate sulla natura sacrale del messaggio, non certo su quella dialettica. Ci riflettei su parecchio, sul momento, e debbo dire che tutto ciò che è accaduto dopo ha confermato i miei sospetti del momento.
Io non cambio per il gusto di cambiare; io non cambio in omaggio alle mode; io non cambio per fornire un'immagine diversa di me non perché ne abbia una, ma perché ne ho moltissime, dunque al più mi serve un'immagine di sintesi; io non cambio perché trovo molto "cheap" certe abitudini sostanzialmente plebee.
Quel dettaglio mi colpì molto; feci un grave errore a trascurarlo, ma non sono perfetto e talvolta sono condiscendente. E comunque le immagini del mio profilo sono sempre le stesse.
Piero Visani
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