Ricordo il faccino di mio figlio Umberto, 34 anni fa. Nacque al mattino, con parto cesareo, e il suo profilo era identico a quello visto con l'ecografia; e, a guardarlo bene, è rimasto tale pure oggi.
Nella nursery di una nota clinica torinese, mia madre - forse perché avrebbe preferito una nipotina - lo aveva vestito con uno splendido completino rosa (sic), suscitando i commenti ironici di infermiere e staff medico.
Ricordo bene la prima volta che lo presi in braccio. Tuttavia, per diventare un padre vero, mi ci è voluto un po' di tempo. Per i primi 11 mesi della sua vita, infatti, non ha mai dormito la notte ed è stato un bel addestramento. Io però non avevo dormito la notte per i miei primi 13 mesi di vita, per cui l'ho battuto, almeno in quello...
E' stato ed è il magnifico figlio che avrei sempre voluto avere: una persona di un'etica assoluta.
Piero Visani
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