Anni di impegno profuso a vuoto sintetizzati in un aggettivo falsamente giovanilista (e ormai orribilmente datato) e in un sostantivo vernacolare. Per fortuna che me ne sono fatto una ragione, ma siamo ben oltre l'offensivo, siamo in una sgradevolezza che è del tutto priva di senso, come se ci si rivolgesse ad un famiglio. E' a lui che si può parlare così, non a me. Con me teniamo le distanze, grazie, oppure facciamo ricorso ad un linguaggio consono.
Piero Visani
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