Sollecitato a leggere - suppongo non a caso, visto che il titolo, in greco antico, significa "il punitore di se stesso"... - questa famosa commedia di Publio Terenzio Afro, rielaborata sulla falsariga dell'omonima commedia di Menandro, trovo, nella scena 1, Atto 1, una frase che mi colpisce nel profondo: "Sono uomo; e di quello che è umano nulla io trovo che mi sia estraneo". Ecco, appunto... Fine della lettura. Che senso avrebbe, infatti, andare avanti? Più chiaro di così... E' quello che ho sempre cercato di fare, io...
Piero Visani
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