In un Paese in cui fare la giornalista "embedded" ("absit iniuria verbis...") tra le truppe americane che invadono proditoriamente l'Iraq vale moltissimo, professionalmente parlando, mentre fare un necrologio al mullah Omar è una via di mezzo tra paraterrorismo e iconoclastia, la designazione di Monica Maggioni alla presidenza della Rai è certamente un fatto scontato e molto "di sinistra" (ridete pure...). Ricordare che la signora partecipa abitualmente alla riunioni del Gruppo Bilderberg è certamente complotttismo, però intanto alla presidenza della Rai ci andrà lei, non altri.
Per commento, scegliere pure tra Lenin ("calunniate, calunniate, qualcosa resterà...) e Agatha Christie ("un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova"). In Italia ci sono migliaia di giornalisti, ma - del tutto casualmente, ovvio - alcuni hanno peculiarità più orwelliane di altri...
Piero Visani