Mi rigiro per le mani un vecchio documento dell'amministrazione statale, in cui mi si avverte che, "nel caso intendessi portare avanti la mia domanda di recupero del credito IVA da me maturato", la mia società (chiusa da quasi un decennio, non sono scemo...) "sarà oggetto di un accertamento fiscale"...
Rido, rido e ancora rido (amaramente).
Il giorno in cui ricevetti quella lettera compresi in via definitiva - ammesso e per nulla concesso che avessi ancora dei dubbi in merito - la reale natura del potere che ci governava e governa.
Così, quando sento i miei connazionali strepitare come oche per un funerale di potere riuscito non benissimo, forse per un soverchio gusto per il kitsch, mi chiedo se - nel 2015 - ci sono o ci fanno. Perché uno deve essere vissuto davvero molto lontano dai patri lidi per potersi interrogare ancora oggi sulla reale natura del potere statale, che è una sola, mai negata e talvolta addirittura orgogliosamente rivendicata.
Così mi chiedo: ma noi italiani siamo solo un popolo di coglioni, o siamo tutti collusi al punto da non voler vedere ciò che è evidente? E andare magari a rileggersi qualche dichiarazione "pre-mortem" delle vittime della mafia, e vedere in quale direzione puntano il dito? Verso Riina, verso Provenzano? Suvvia, siamo seri.
Piero Visani