Scrive Francesco De Gregori, nella sua canzone "Viaggi e miraggi", che "gli angoli del presente diventeranno curve nella memoria". Sarà certamente vero, e l'immagine è suggestiva, ma personalmente ho due problemi: 1) ho una memoria d'elefante, per cui, ricordando nitidamente tutto (o quasi), prima che "gli angoli del presente diventino curve nella memoria" passano decenni; 2) il presente presso si mostra, per l'appunto, in forma angolare, per cui mi ritrovo a essere protagonista di una sorta di slalom speciale con me stesso, dove, prima di affrontare le curve, sono gli angoli a imporre il loro dominio. Tuttavia, resto convinto che non ci sia nulla di più importante da fare che "cavalcare la tigre", anzi le molte tigri che mi trovo di fronte, e così mi ritrovo saldamente immerso in angoli e curve.
Credo che la cosa abbia delle cause ben precise e ne prendo atto. Gestisco la mia quotidianità con molta serenità: never complain, never explain. That's all.
Piero Visani