mercoledì 24 agosto 2016

L'ordine di priorità


       E' del tutto evidente, a mio avviso, che le vittime di un forte terremoto non possano essere immediatamente sistemate in un hotel (a 3, 4 o 5 stelle che possa essere). La soluzione di una sistemazione in tendopoli, quindi, è una soluzione palesemente di emergenza, a cui - VOLENDO - si potrebbe a breve sopperire, superata la fase dell'emergenza più assoluta. Se non lo si farà - e qui ovviamente i miei sospetti aumentano - è perché NON LO SI VORRA' FARE.
       Tuttavia, sarebbe bene che molti italiani si svegliassero una volta per tutte dal lungo sonno della ragione che pare averli colti e si rendessero conto che - come autoctoni o "nazionali" che dir si voglia - essi altro non sono che i "figli di un dio minore", cittadini di serie B (e anche C), che meritano solo di essere spremuti fiscalmente, perché non rientrano nel sistema di interessata assistenza che è stato messo insieme da parecchi anni con le logiche che le intercettazioni dell'inchiesta "Mafia capitale" hanno abbondantemente illustrato (più ne attivano, più i "caritatevoli" per interesse ingrassano, e quanto...).
       LA CONDIZIONE FONDAMENTALE PER LA CITTADINANZA, IN ITALIA, è RENDERE QUALCOSA A QUALCUNO, IN TERMINI DI DENARO, cioè consentirgli di ingrassarsi a nostre spese. Da questo punto di vista, l'autoctono italiano vale meno di zero (a meno che non scattino appalti di ricostruzione...), mentre il migrante costituisce un piccolo patrimonio, da gestire con accortezza. Non moltissimi paiono fino ad oggi essersene accorti, come di tante altre cose: ad esempio, che la democrazia DOVREBBE basarsi su condizioni di eguaglianza e, invece, è tanto eguale quanto "la legge è uguale per tutti" (suvvia, non ridete...).

                                   Piero Visani