Per lunghi anni infantil-adolescenziali, il mio Natale, rigorosamente ad Aosta, si identificava con i regali delle mitiche scatole rosse di soldatini Britains.
Il principale donatore era mio zio Emilio Chantel, figura di un certo rilievo della Resistenza in Val d'Aosta (sono ribelle di indole, non lo ricordate...?), il quale, forse perché ex-capitano degli Alpini, me ne regalava parecchie ed istigava anche gli altri parenti a farlo.
La mia adorazione per lui, tuttavia, derivava dal fatto che, terribile mangiapreti com'era, mi inventava sempre scuse e pretesti per evitarmi la messa di mezzanotte del 24, che io già allora "adoravo" (ho sempre odiato il cristianesimo "di pelle", molto prima che ideologicamente. Mi ha sempre dato un terribile fastidio fisico).
Sono sempiternamente grato alla sua memoria. Lo guardavo, lo ammiravo, lo adoravo. Morì dannatamente giovane ed è una delle poche morti di cui mi dispiacque davvero. Era palesemente un maestro, per me. Sentivo la sua raffinata intelligenza e il suo anticonformismo, li toccavo con mano. Li sento ancora oggi. Ma non mi hanno plasmato, era un naturale "idem sentire". Io vivo di "idem sentire". Il resto non mi interessa granché.
Piero Visani