giovedì 8 dicembre 2016

Lotta di classe


       Si sta presentando una seconda - e grande - occasione storica per varare una gigantesca lotta di classe su scala planetaria. La prima è stata persa malamente per la pessima abitudine di tirarsi dietro la zavorra di moderati e conservatori, la cui fedeltà - sempre molto labile - si paga un tanto al chilo e con i quali, in tutta franchezza, non credo si possa condividere nemmeno un rantolo. La seconda, naturalmente, non verrà nemmeno colta, perché i razzismi biologici e la cecità culturale faranno sì che un "bravo borghese" sarà sempre preferibile, per i più "geniali" di una certa area politica, a un "povero nero". Eppure la questione è lì, sotto i nostri occhi. Su questo sfondo, il concetto di "destra" è una pesantissima zavorra, che può servire al più in talune circoscritte scelte culturali etico-individuali, mentre per il resto è moderatismo parlamentar-borghese, da Otto- e Novecento. Ma siamo nel Duemila e varrebbe la pena di accorgersene. Il fronte reazionario è sempre più popolato. Sarebbe forse opportuno chiamarsene definitivamente fuori.

                           Piero Visani