Se la "ggente" vota "sbagliato", ormai è chiaro che, per la democrazia totalitaria, serve qualcosa di diverso, di più sofisticato. Siccome a votare "male" sono soprattutto i poveracci, gli sfigati, gli underdog, la prima soluzione cui ricorrere direi che è il voto censitario. Se non dichiarerai almeno tot euro l'anno di reddito individuale e non avrai almeno una laurea magistrale e tre master, di cui uno preso a Oxford e l'altro ad Harvard, dovrai rassegnarti ad essere privato di quello che un tempo era un diritto fondamentale: da "un uomo, un voto" a "un patrimonio, un voto". Dopo tutto, democrazia e capitalismo non sono sempre "progrediti" insieme?
Piero Visani