Sono stato cresciuto da due genitori che mi avevano inculcato un forte senso dello Stato. Ad onta della mia natura terribilmente ribelle, avevo prestato ossequio agli ammaestramenti ricevuti. A cavallo tra la trentina e la quarantina, ho iniziato alcune esperienze sul versante istituzionale, poi durate circa un ventennio, che mi hanno aperto completamente e definitivamente gli occhi. Non a caso, da allora, "quando sento parlare di Stato...etc. etc."
Il tutto non so quanto abbia inciso sulla mia visione del mondo, che mi era già molto peculiare, ma ha molto influito sulla mia visione degli uomini. Prima di tali esperienze ero già molto misantropo, dopo sono diventato deliberatamente e consapevolmente un alieno. Avevo infatti imparato - e non era un film di Janksò - quale sia il reale significato dell'affermazione "Vizi privati e pubbliche virtù". Certi corsi di formazione "sul campo" valgono quasi quanto la partecipazione a una guerra... Da allora, non riesco a sentir parlare un politico o un burocrate senza che, tra me e me, non mi venga da ridere (o da piangere...).
Piero Visani