Non c'è niente di meglio che sedersi alla scrivania e iniziare la giornata leggendo la precettistica spicciola di chi è ancora rimasto alla distinzione tra favola e realtà. Mette francamente di buonumore. Si scrivono opere dotte, sul tema, ma c'è chi non sa fare di meglio che attingere alla sana, vecchia cultura delle nonne (ma che dico delle nonne, delle trisavole...). Oh, my God!
Una distinzione di questo genere priva l'uomo di qualsiasi possibilità di essere artefice di se stesso, lo rende schiavo di ciò che è dato, e invece NULLA è dato e tutto può essere costruito.
La realtà è la sommatoria delle nostre insufficienze e paure.
Piero Visani
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