Da qualche mese a questa parte, per alcune persone, sono diventato "il grande Satana". Immaginatevi la preoccupazione che la cosa può avere suscitato nell'animo di uno come me, che ha intitolato il proprio blog "Sympathy for the devil", ha inserito la parola "der Teufel" (il diavolo) nell'indirizzo del medesimo e che quindi, nell'essere considerato un "grande Satana", ritiene di individuare una sublimazione di sé medesimo, più che un capo d'accusa...
Oggetto in passato di procedure di quasi-santificazione, poi divenute con il tempo accuse di comportamenti "puerili", mi permetterei - facendo riferimento al vocabolario e anche all'immaginario collettivo di questi signori - di invitarli a una maggiore "serenità", a comportamenti "razionali" (cui tanto paiono tenere) e non "irrazionali" (che detestano dal profondo), a operare in un clima di maggiore "ragionevolezza".
Il manicheismo è ridicolo, sempre e comunque: "noi" non siamo tutti "buoni"; gli altri non sono tutti "cattivi". Io l'ho capito dalla nascita; altri, a quanto pare, non ancora...
Ma non mi sento nemico di alcuno: le partite sono chiuse, i conti regolati, la rabbia superata. Resta un po' di delusione, come ho scritto ieri, ma è normale: io cercavo "angeli ribelli" non "angeli" tout court. C'è una differenza enorme, ed è il perbenismo... Mai tentare di farsi passare per quello che NON si è. Si rischiano incidenti di percorso... Appunto...
Piero Visani
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