Non trovate che questo inizio di 2013 somigli sinistramente a quello del 2011, del 2012 e naturalmente - se non ci ribelliamo - a quello del 2014? Tasse, tasse, tasse, aumenti e ancora tasse.
Siccome sono di media intelligenza, e non proprio del tutto stupido, alla Bocconi non mi hanno preso. Di conseguenza, a differenza dei bocconiani, so fare questo conto della serva: ma, se in un anno di tasse e imposizioni di tutti i tipi, generi ed espedienti, con una pressione fiscale da record mondiale, il debito pubblico italiano è ancora aumentato, e di parecchio, i "sacrifici" che l'italiano medio è stato chiamato a compiere per conto terzi (cioè per coloro che i "sacrifici" non li fanno proprio e continuano a rubare a man salva, magari trincerandosi dietro la foglia di fico di fare le vacanze in un albergo di seconda categoria, che magari qualche fesso ci casca...) a che diavolo servono?
Se, nel mio modesto bilancio familiare, dopo un anno di "cinghia" stretta io vedessi che non è servito a niente e che i miei conti continuano a peggiorare, visto che non mi sono laureato alla Bocconi (per mia fortuna) penserei che la strategia che sto adottando è totalmente errata, eterotelica e assolutamente masochistica.
Questo Paese sta andando letteralmente in malora, devastato dal peso di una tassazione folle, però la ricetta è sempre la stessa, fin dai tempi del primo governo di centro-sinistra, nei lontani anni Sessanta: aumentare l'imposizione fiscale. Il risultato lo stiamo vedendo sotto i nostri occhi: si salvi chi può, finché è in tempo...
La teoria del Welfare State, quella per cui lo "Stato-mamma" ci assiste dalla culla alla tomba, è arrivata all'esito che peraltro, con franchezza e onestà intellettuale di cui dobbiamo esserle grati, ci aveva reso noto fin dall'inizio: "vi porterò alla tomba". Eccola!!
Piero Visani
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