Ho iniziato il 2013 all'offensiva, a tutti i livelli, professionali e non, come piace a me. Anche se Carl von Clausewitz, il grande teorico prussiano della guerra, scrive che "l'attacco si esaurisce progredendo", il mio è appena scattato, per cui gli ci vorrà un po' di tempo prima di esaurirsi, e farò in modo di alimentarlo, di tenerlo vivo e costante.
Ho tanta rabbia in corpo, tanta voglia di rivincite, tanto desiderio di vendetta e di riscatto che non potrei comportarmi altrimenti. Dal momento che il concetto cristiano di perdono mi è del tutto estraneo, cerco vendette e rivincite, dovunque e comunque. Sono un soggetto in genere abbastanza sottovalutato, dunque quale migliore occasione per rivalutarmi un po', agli occhi del mondo in generale e di alcuni soggetti che lo popolano, in particolare, rendendomi responsabile di qualche azione che io interpreterò come "buona" e altri come "cattiva" (che bello, il relativismo, specie quando non si è costretti soltanto a subirlo, ma lo si può pure mettere in pratica...!).
Dopo l'amore, l'odio è uno dei massimi "creatori di realtà", un potentissimo motore dei comportamenti umani. Normale che, se taluni sentimenti vengono negati, si cerchi riscatto e compensazione su altri versanti. Dopo tutto, non era già Catullo, nell'antichità romana, a scrivere Odi et amo? Come minimo, ho qualche illustre predecessore...
Piero Visani
Nessun commento:
Posta un commento