Certe mie amicizie femminili sono durate, più o meno, quanto la mia disponibilità a pagare divertimenti vari (regalini e regaloni, pranzi, cene e via discorrendo...) alle protagoniste delle medesime. Una volta constatato che tale disponibilità stava venendo progressivamente meno per crescente mia riluttanza a non finanziare a fondo perso transazioni talmente differite da risultare - letteralmente - "a futura memoria", la mancanza di apertura nei miei confronti si è fatta ancora più netta, per cui sono stato costretto a scegliere tra il continuare a pagare non si sa bene che cosa e perché, e la nobile uscita di scena. La seconda soluzione mi è parsa la più realistica: dopo tutto, viviamo un un mondo capitalista, in cui denaro e merce sono tutto. Se ci si pone in una logica diversa - come da me costantemente auspicato, peraltro - l'alternativa è il potlach, lo scambio rituale, ma spero di non risultare greve nel sottolineare che anche in tal caso di scambio si tratta...
Piero Visani
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