Non ho certezze. Diffondo intorno a me dubbio, volontà di conoscenza, di ricerca, di sperimentazione. Non do nulla per scontato. Non mi affido a "verità rivelate". Non ho credenze che non possano, se del caso, essere rimesse in discussione.
Mi piace sperimentare, esplorare, ricercare, conoscere. Non mi fermo di fronte a niente. Ho conosciuto molte anime e molti corpi piccolo borghesi. Chiusi a riccio. Disponibili al massimo all'emissione di cortine di fumo. A volte mi hanno ingannato, ma anche le nebbie artificiali più dense, alla fine, si diradano e sono andato avanti, a volte da solo, a volte no.
Il mio personale percorso di ricerca non si è mai totalmente interrotto. Ha conosciuto soste, più o meno lunghe, a seconda degli atteggiamenti di chiusura in cui si è imbattuto. Mi sono stati richiesti sforzi di accettazione, di comprensione dell' "altro da me" e li ho compiuti. Dopo averli compiuti, ho chiesto reciprocità e non mi è stata data. E allora ho ripreso il mio cammino. Non amo le mistificazioni, preferisco la realtà, specie se nuda.
Vado sempre avanti, per non avere "domani" che siano uguali a "ieri". C'è stato chi si è preso gioco di me e chi si è preso cura. La graduatoria di preferenze è scontata, ma non è determinata solo dagli esiti di tale atteggiamenti, ma anche dal rispetto che si è dimostrato nei miei confronti. Chi ti cerca per poi buttarti via, fa le sue scelte. Io faccio le mie. L'attenzione nei confronti degli interlocutori è fondamentale per me, che adoro i dettagli.
Infine, una ricerca molto selettiva ha un pregio fondamentale: si affina la propria capacità di giudizio e si imparano a discernere ed eliminare le zavorre. Per concentrarsi su ciò che vale, vale davvero.
Piero Visani
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