Durante la Guerra Civile Americana, numerose furono lo spie al servizio della Confederazione sudista. Una delle più celebri fu Belle Boyd.
Virginiana, nel 1861 aveva solo 18 anni e si distinse per aver ucciso con un colpo di pistola a distanza ravvicinata un soldato unionista entrato in casa sua per rubare e minacciarla sessualmente.
Nell'autunno di quello stesso anno, Belle cominciò a lavorare per il servizio segreto sudista. Molto vivace e avvenente, era solita attirare l'attenzione di ufficiali e soldati unionisti con i suoi modi di fare alquanto seduttivi. Raccoglieva in tal modo preziose informazioni che, grazie alla sua grande abilità di cavallerizza, trasmetteva personalmente alla forze confederate operanti in Virginia, attraversando disinvoltamente le linee dei due eserciti. Nelle prime fasi del conflitto, del resto, il ruolo dei civili non era sottoposto a particolari misure di sicurezza, il che favoriva l'attività spionistica.
Il dipinto di John Paul Strain ritrae Belle Boyd il 23 maggio 1862, nelle vicinanze di Front Royal (Virginia). Colà ella si recò ad incontrare le forze confederate al comando del generale "Stonewall" Jackson. Quest'ultimo, avendo avvistato una donna a cavallo che si muoveva a grande velocità per la campagna, ordinò al membro più giovane del suo Stato Maggiore, il primo tenente Henry Kyd Douglas, di recarsi a incontrarla.
Ben lieto di tale incarico, Douglas raggiunse Belle con una cavalcata di pochi minuti ed ella lo informò in dettaglio sulle posizioni unioniste a Front Royal. Ai sudisti fu così possibile organizzare in fretta un attacco di sorpresa contro la cittadina, che li portò a mettere in fuga una forza di oltre mille nordisti, catturandone circa 750.
Belle Boyd continuò a lavorare come spia per la Confederazione anche nel prosieguo del conflitto, con alterne fortune. La sua attività le valse l'appellativo de "La Belle Rebelle".
Piero Visani
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