Il governo italiano si è impegnato ieri ad effettuare "tagli massicci" per affrontare i problemi di bilancio. Siccome il debito pubblico ha accelerato la sua crescita anche negli ultimi tre anni, quando le politiche di austerità (per i sudditi, ovvio, mica per i governanti...) si sono accentuate fino al punto da far letteralmente "saltare" l'economia, sono curioso di vedere cosa succederà ora. Nulla temo, se non tanto "arsenico e vecchi belletti" (libera variazione...).
Tuttavia, con 3-4 suicidi al giorno per disperazione economico/fiscale e un numero anche superiore di chiusure definitive di aziende, l'autunno si annuncia sicuramente interessante: ad esempio, come faranno in molti a mangiare, ad alimentare le loro famiglie, a riscaldare le loro case?
Si stanno formando legioni di disperati. Che questa cosa sia priva di conseguenze è un "wishful thinking" da "beati possidentes". Ma come sarà la realtà? Chi dovrà soffiare sul fuoco per disperazione e chi arriverà, magari da Paesi lontani, a invitare a farlo, munito di argomenti persuasivi e finanziamenti ancora più persuasivi?
L'Unione Europea ci ha garantito la pace? Forse, ma quella dei cimiteri, in tutti i sensi...
Piero Visani
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