sabato 11 ottobre 2014

Questa specie di Stato


       Così si intitola il fondo di Massimo Gramellini su "La Stampa" di oggi. Non condivido granché di ciò che scrive abitualmente Gramellini, ma questa volta il titolista, se non proprio l'Autore, ha scelto un titolo molto appropriato. Sì, noi italiani viviamo in una specie di Stato, in "questa specie di Stato", che - non mi stancherò mai di ripeterlo - incarna appunto una FINZIONE, non una FUNZIONE.
       Credo che in fondo ci vada bene così, ma - come sempre - siamo pavidi, ci fermiamo a mezza via. Potremmo dargli la mazzata definitiva e liberarcene per sempre. Dopo tutto, che cosa ce ne facciamo noi di uno Stato? E, all'inverso, che cosa se ne fa lui di noi, visto che siamo le sue VITTIME SACRIFICALI preferite?
       E' iniziata una lotta mortale, perché il nuovo Leviatano ci vuole palesemente morti, o quanto meno abbattuti, distrutti, nullificati.
       Ne resterà uno solo: o noi, o lui.

                                       Piero Visani

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