Un'amica di FB mi ha dato bonariamente dello "zuzzurellone". Apprezzo e ringrazio. Ho cercato molte volte, in vita mia, di fare la persona "seria", ma il mio tipo di "serietà" era molto diverso dalla media. Là ove tutti vedevano i "seri", io vedevo solo dei "seriosi" sepolcri imbiancati, per cui, per tutta la vita, mi sono dedicato ad un'attività che i più reputano assolutamente infantile, quella di dire "il re è nudo" ogni volta che ne vedevo uno in tale condizione di abbigliamento.
Poiché l'Italia di "re nudi" non è piena, ma satura, saturissima, posso dire che tale sport non mi ha granché giovato, però io non avevo ambizioni di carriera, ma solo di sincerità.
Mi sarei sentito in grande difficoltà se avessi dovuto dire che erano "vestiti" a dei presunti "re" che io - come quasi tutti gli altri, peraltro - vedevo nudi, direi verminosamente nudi. E non mi andava per nulla non dico di gratificarli della mia stima, che quello era da escludersi a priori, ma di una da me mai posseduta propensione al servilismo e al carrierismo.
E infatti sono rimasto gagliardamente alla casella 1; però, a 64 anni, devo ancora conoscere una sola persona che mi abbia potuto accusare - legittimamente o meno - di "captatio benevolentiae". Per me, magari solo per me, è una gran bella soddisfazione.
Amo alla follia lo zuzzurellone che c'è in me. E' certamente infantile, ma di certi tipi di "maturità" non sa che farsene. Sono infatti un pessimo partito, e le signore - con il loro splendido intuito - lo sanno. E mi hanno quasi (e sottolineo quasi...) sempre trattato di conseguenza. Per chiudere con De André: "non siete riuscite a cambiarmi", ma il mondo è pieno di "seri", per cui... Io resto orgogliosamente inutile.
Piero Visani
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