Il diritto di protestare è sacrosanto, per di più se ha luogo contro un presidente in carica da 24 ore ed è totalmente silente contro "Multibomber" Obama. Tale diritto va sempre tutelato.
Vorrei però precisare una piccola cosa: che il Ku Klux Klan (KKK) possa avere simpatie per un repubblicano, cioè per un esponente del partito che fu dello "zio Abe" (Lincoln), è oggettivamente un po' difficile.
Certo il Klan è ovviamente molto cambiato ed è diventato un fenomeno folkloristico, di quelli che vengono alimentati (anche finanziariamente) dai suoi nemici per contribuire alla costruzione di un'immagine del "cosiddetto Male" perfettamente in linea con la rappresentazione che ne danno i suoi avversari più ostili.
Tuttavia, questo patetico movimento da perfetta "eterogenesi dei fini" conserva un tale livello di avversione nei riguardi del partito repubblicano che i protestatari rischiano davvero di fare di ogni erba un fascio, accusandolo di simpatie siffatte.
Per non parlare del fatto - ancora più divertente - che almeno Donald Trump i voti popolari li ha presi. Qui da noi siamo in sospensione "post-democratica" (sarà per caso una "post-verità"...?) dalla fine del 2011 e la cosa, in definitiva, non pare turbare alcuno, né gli eletti (che almeno passano a prendere lo stipendio...) né i "post-elettori" (che passano e continuano soprattutto a prendersela nelle terga, e sono solo all'inizio...).
Piero Visani