sabato 3 ottobre 2015

Gli esami non finiscono mai


       E' bello sapere di essere ancora in età scolare, o al massimo universitaria: ringiovanisce. Scrivi qualcosa e il "docente" di turno ti si avventa addosso munito di penna rossa e blu (se poi ci aggiungessi una penna bianca, la tricromia di derivazione USA sarebbe perfetta...; se poi togli il rosso, rimangono il bianco e il blu e sappiamo che trattasi di soggetti alquanto permalosi...).
       Sono lieto di apprendere che ci sono individui con tanto tempo libero da dedicarsi alla "correzione" dei miei modestissimi scritti. Lo so da me che fanno schifo, grazie.
       Quanto alla libera espressione di opinioni, quello ovviamente è chiedere troppo. La delegittimazione del "diverso" o dell'avversario politico ad espressione di una "lunatic fringe" è vecchia come il mondo e porta a varie forme di totalitarismo, la più pericolosa e compiuta delle quali è il totalitarismo plebiscitario attuale.
      Mi piacerebbe sapere QUANTO RENDE scrivere reprimenda per conto terzi, perché - se rende niente - siamo a livelli preoccupantemente elevati di riflesso pavloviano...
      Leggo di tutto, su FB. Condivido alcune cose, altre no. Mai però mi permetterei di correggere gli scritti di altri, anche quando vedo strafalcioni grammaticali od ortografici macroscopici. Non penso invece che possano sussistere "bestialità" concettuali, perché non mi arrogo a giudice del pensiero altrui. NON ESSENDO DEMOCRATICO, HO IN ORRORE L'EGUAGLIANZA. E mi auguro di essere stato sufficientemente chiaro...
       Detto nella lingua degli apologeti del Paese dal "destino manifesto", "mind your business, please. Thanks a lot!".

                            Piero Visani