lunedì 12 ottobre 2015

La battaglia di Auerstaedt (14 ottobre 1806)


       Nello stesso giorno in cui Napoleone trionfava a Jena, il migliore dei suoi subordinati, il Maresciallo Davout, colse un'importantissima vittoria ad Auerstaedt, contro il grosso dell'esercito prussiano.
       Costretto a combattere in netta inferiorità numerica, la sua glaciale freddezza (che lo rendeva spesso inviso a subordinati e colleghi, per l'algore che emanava dai suoi comportamenti) e la notevole sagacia tattica gli consentirono di cogliere una vittoria che confermò quello che molti già sapevano: il nobile Davout (la corretta lezione del suo nome era infatti d'Avout, ma lo aveva "politicamente corretto" durante la Rivoluzione francese) era il migliore dei marescialli dell'Impero: meno personalmente audace di un Murat, un Ney o un Lannes, aveva però una brillante capacità strategica e tattica, ed era l'unico dei marescialli che sapesse agire in piena autonomia, anche senza giovarsi delle direttive di Napoleone.
       Ai fini della sconfitta della Prussia nella campagna del 1806, la vittoria di Auerstaedt fu superiore, per importanza, a quella di Jena.

                            Piero Visani