mercoledì 26 novembre 2014

Domanda legittima

       Un cliente della società da me diretta, che vive in un altro continente e al quale viene preparata mensilmente un'analisi assai approfondita di quel che accade in Europa, mi fa notare - probabilmente colpito dalle foto che la illustrano - che alcune situazioni della parte meridionale del Vecchio Continente gli fanno pensare alle rovine di una guerra.
       Gli rispondo - con le parole di uno dei "soloni" di Bruxelles, puntualmente riprese dai suoi accoliti - che no, guerre dal 1945 non ne abbiamo più avute (a parte il caso della ex-Jugoslavia e successivi addentellati), e che questo è il "grande merito" dell'UE. Però viviamo come se buona parte di noi fosse stata colpita, in tempo di pace, dagli effetti di un catastrofico conflitto, e gli faccio alcuni piccoli esempi:

  • - un mio amico - imprenditore genovese - ha avuto la fabbrichetta spazzata via due volte in un mese. Non ha più nulla. E, se cerco di spiegargli che IL FATTO CHE GLIEL'ABBIA PORTATA VIA IL BISAGNO, INVECE DI UNA CANNONATA O DI UN MISSILE, mi prende comprensibilmente a pugni.
  • - un mio conoscente, persona che in uniforme ha servito con onore questo Stato, si è visto spossessato di una casa da parte di Equitalia, per una vicenda che dura da vari anni. Esproprio da parte di forza occupante, in tempo di pace. Forse ne riacquisirà il possesso, forse no: dipende da come andrà la guerra...
  • - un mio parente alla lontana, deprivato di ogni possibilità di sostentamento dall'esaurirsi del suo mercato di riferimento e dal gravissimo carico fiscale, dopo averne tentate molte, o forse tutte, per sottrarsi al destino cinico e baro, in un momento forse di sconforto, si è suicidato. Ancora non si sa - visto che il conflitto è appena iniziato - se definirlo "lurido disertore, vigliacco incapace di fare virilmente fronte agli oneri imposti dalla terribile lotta per la vita in cui siamo [siete...] impegnati", oppure "antesignano dei futuri combattenti per la libertà, che con il suo nobile gesto ha anticipato il desiderio di riscatto di tutti gli Europei amanti della fuoriuscita dall'Eurolager". Si vedrà...

       Dopo questi illuminanti esempi, concludo: "Ha ragione, mio caro cliente, questa è proprio una guerra e di perdite - umane e materiali - ne impone tantissime. Che ci stiano mentendo? E consapevolmente?"

                          Piero Visani

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