Mi capita spesso di pensare a un verso centrale di un pezzo celeberrimo come Vincent, di Don McLean:
But I could have told you, Vincent
This world was never meant for one
As beautiful as you
This world was never meant for one
As beautiful as you
Con la mia tradizionale immodestia, sostituisco "Vincent" con "Peter" e ci rifletto su, pensando a come si tratti di pochi versi straordinariamente veri, che parlano di una sensazione che ho sempre provato.
Non penso certo di essere come van Gogh, di avere la sua sensibilità artistica o che altro, ma ritengo che siano comuni le sensazioni che i "diversi" provano quando si accorgono - e nella loro vita accade presto, molto presto... - che nulla hanno a che vedere con il mondo.
Si soffre, e basta, cercando di farsene una ragione. La comunicazione con gli altri è quasi sempre preclusa, ma i "diversi" hanno fede, credono in se stessi, se non nei miracoli, e qualche volta i miracoli accadono, o sono i "diversi" stessi a riuscire a farli accadere, con la loro ferma volontà di non rinunciare alla propria identità.
Piero Visani
https://www.youtube.com/watch?v=oxHnRfhDmrk
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