Si legge qua e là che la Germania si preparerebbe ad abbandonare l'euro al suo (tragico) destino. Non so certo dire se si tratti di una notizia vera o di una "bufala", però questo rende l'idea di come - al di là degli ottimismi di facciata - sia realmente valutata la situazione europea da chi pure continua a controllarla.
E' stata messa insieme una formidabile polveriera ed è comprensibile che, in vista di una tutt'altro che impossibile esplosione, si cerchi di allontanarsi dalla stessa, prima che sia troppo tardi. Tuttavia, è bene ricordare che vittime ce ne sono già state tante, e ancor più ce ne saranno.
Quanto al tentativo di esorcizzare il mostro, staremo a vedere. Quanto a noi sudditi/schiavi, il nostro ruolo di "Stefano Cucchi" dell'euro è chiarissimo. Il Moloch ha sempre fame e - come ho letto stamane su "autorevoli" quotidiani - se non accettiamo di farci pacificamente uccidere per la gioia dei nostri padroni, è chiaro che il nostro atteggiamento è "rancoroso".
In verità, mi piacerebbe deprivare qualcuno di questi "soloni" di qualsiasi ricchezza e futuro, e vedere se per caso non diventerebbero "rancorosi" anche loro...
Ormai, siamo alla legalizzazione della tanto "odiata" schiavitù: odiata se contrasta determinati interessi; amatissima, invece, se li tutela...
L'inclinazione dei democratici alla presa per le terga è costante, continua e insopprimibile. Occorre riconoscere che in quest'arte essi eccellono ed è la più solida fonte delle loro fortune. Se avessero avuto un Lenin, questi avrebbe detto: "prendete per il c..., prendete per il c..., qualcosa resterà"! In verità, è rimasto molto più di qualcosa...
Piero Visani
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