giovedì 13 novembre 2014

Periferie


       Segnali di profondo disagio economico-sociale da molte città (Roma, Torino, Carrara, etc.). Nulla di serio, ma segni di un'insofferenza che - se si continua nelle attuali politiche, e le classi dirigenti appaiono fermamente decise a farlo - è destinata inevitabilmente a lievitare.
       Molto malcontento di carattere generale e molta ostilità nei confronti delle "forze dell'ordine", alle quali palesemente nessuno pare aver insegnato la differenza che esiste tra un agente e uno scherano, altrimenti seguirebbero comportamenti più adatti alla gestione di situazioni difficili, salvaguardando meglio le medesime e anche - e ritengo che ne abbiano davvero bisogno... - la loro immagine, visto che a molti non farebbe male un corso accelerato di capacità di distinguere tra legalità e legittimità...
       Su questo sfondo, si potrebbe dire, alla luce di quanto sta succedendo e delle violenze cui sta dando la stura, che stiamo assistendo a fenomeni che paiono una sorta di parafrasi marxiana "e contrario": "dalla critica delle mani" (intesa come critica nei riguardi di qualsiasi forma di violenza) "alle mani della critica" (nel senso che sempre più spesso la critica stessa viene espressa con le mani, soluzione che si può giudicare in vari modi, ma di cui occorre prendere atto).
       Il fenomeno non è ignoto ai nostri governanti, visti i recenti provvedimenti intesi a dare un contentino a chi garantisce la loro sicurezza, ma forse è ancora sottovalutato. 
       Staremo a vedere.

                        Piero Visani


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