Sì, lo so, l'ho fatta grossa, grossissima. Sono reo di lesa maestà. Ho reagito. Non mi sono limitato a subire passivamente i colpi che mi sono stati portati, ho provato a restituirne qualcuno. Non sia mai. Questo mi ha condannato in eterno, il disprezzo che è calato su di me non avrà mai fine.
D'accordo, che ci posso fare? Mi sono comportato come ritenevo giusto. Pentito? Non direi proprio. Ho almeno la certezza che, oltre ad aver avuto una reazione sgradita, ho anche avuto una reazione dannosa, cioè che ha fatto danno. Altrimenti certi comportamenti non si spiegherebbero?
Devo farmi prendere dall'angoscia? Devo ritenermi marchiato in eterno? Niente di tutto questo. Diciamo che risulterò, probabilmente per sempre, persona non grata, ma io non intendevo essere ricordato come persona grata ed essere preso in eterno per i fondelli. Dunque direi che è una soluzione che soddisfa entrambe le parti in causa: io vedrò gravare su di me, per sempre, l'etichetta del criminale, e me la terrò stretta (ma non è preoccupante, la cosa, per me, io non ho un particolare interesse ad essere considerato una persona "per bene"); altri si terranno la mia reazione, che reputo sia stata ritenuta inurbana, eccessiva e offensiva.
Purtroppo, non sono personaggio da salotti. Tiro mazzate, in genere, non colpi di fioretto. Se poi sono mazzate che fanno anche male, me ne dolgo, ma occorre pur difendersi, o solo subire in silenzio?
Egosintonico come sono, non mi pongo neppure il problema. Continuerò ad essere considerato un natural born killer, e non piangerò per questo. Sì, sarò oggetto di sempiterno disprezzo, ma in fondo, alla mia anima intrinsecamente macha, dà meno fastidio essere considerato un criminale che un "amico eunuco". Spero che questo sia chiaro, una volta per tutte. Io, che mi considero un protagonista, non un deuteragonista, nella "commedia umana", amo certi ruoli e ne rifiuto altri. Ormai questo rifiuto l'ho somatizzato. Vado per la mia strada, da tempo. E mi sono già girato, a suo tempo, per dire "addio". Siccome non andavo bene per come ero, che potevo fare?
Lo so, sarò per sempre un "criminale", e non chiederò nemmeno "have mercy on a criminal". Non mi riesco proprio a immaginare come persona "ragionevole, serena, non inquieta, non animata da fretta", etc. etc. Sono contento di come sono, non ci penso minimamente a cambiare e, se faccio ribrezzo agli altri, possono sempre guardare altrove... Cosa già fatta ampiamente, credo. Ergo, che cosa c'è da rimpiangere? Niente, ovviamente, tanto meno me.
Piero Visani
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