A mio parere, il fatto di NON essere di Sinistra non significa essere di Centro (auspicabilmente...) ma neppure essere "di Destra". E' chiaro che, per decenni, "Destra" è stata una classificazione convenzionale su cui ci si è trovati schiacciati, stante anche lo strapotere culturale della Sinistra e quello economico del Centro - e lo scrive chi, come me, ha partecipato attivamente al progetto della Nuova Destra italiana.
Tuttavia, rispetto alle Destre latamente intese - e in particolare a quelle filo-occidentali, filo-americane, filo-israeliane, perbeniste, borghesi, etc. - il sottoscritto si è sempre sentito in un unico luogo: ALTROVE. E con lui, fortunatamente, molti altri.
Legge, Ordine, Dio, Patria, Famiglia, Tradizione e altre maiuscole consimili, mi hanno sempre ispirato un sano senso di fastidio, come credo capiti a tutti i dionisiaci. Non abbiamo le certezze delle visioni apollinee, né credo desideriamo averne. Personalmente, preferisco di gran lunga il divenire all'essere e credo anche che, a costo di irritare qualcuno, non avendo io obblighi di "captatio benevolentiae", oggi sia venuto il momento di una sana presa di distanze. Non vorrei finire i miei giorni da "conservatore" o da "uomo d'ordine" o da "razionale". Non ho nulla contro chi lo è, è che non c'entriamo nulla gli uni con gli altri, detto in parole molto povere ma molto chiare. Io adoro le orge fiumane; ho qualcosa da condividere con gli amanti del Concordato...?
Piero Visani