lunedì 6 luglio 2015

I mercati

       Essendo stato da tempo ridotto - dai dirigenti dell'Eurolager e dai loro "volonterosi carnefici" italici - a un'esistenza di mera sopravvivenza, dell'apertura di domani dei mercati non me ne può fregare di meno. Ero già povero e tale resterò. Punto.
       Al tempo stesso, so che da circa un anno il prezzo dei prodotti petroliferi ha subito un vero e proprio crollo, ma - come cittadino - ne ho tratto solo un marginale giovamento, poiché le riduzioni in favore degli utenti finali sono state risibili.
        Facevo già una vita di guano, continuerò a farla. Magari peggiorerà. E' possibile. Nessun soprassalto di dignità avviene a costo zero.
       Ho qualcosa da perdere? Nulla di nulla, se non le mie catene, come ho scritto giorni fa parafrasando una nota frase di Marx. Da underdog, non sono minimamente ricattabile, perché stavo già da schifo. Se qualcuno ha capitali da difendere, faccia pure. Non sarò certo io a contrastarlo. A me hanno già tolto tutto, compresa la gioia di vivere. La dignità, se permettete, cercherei di difenderla, anche con molto impegno. Quella non vorrei perderla.

                                         Piero Visani
        









Nessun commento:

Posta un commento