venerdì 17 luglio 2015

Lo "spirito del tempo"


       Non so se sulla Luna ci sia il "Mare della Banalità". Sulla Terra c'è, ed è in ottime condizioni. E' sufficiente fare un piccolo viaggio di lavoro per sentire SOLO affermazioni di questo tipo:

       "Mai sentito un caldo così!"
      "Dove va in vacanza?"
      "Guardi, adesso non è il caso di occuparsi di questo progetto, ne riparliamo a settembre".
      Considerato che, a partire dai primi di dicembre, di qualsiasi altro progetto si riparla a gennaio, uno si chiede quanti mesi abbia il calendario in Italia...
       Da giovane, magari, ci si arrabbia, poi non ci si fa più caso.
      E' lo "Zeitgeist" italico, lo "spirito del tempo", che da noi va riferito al tempo meteorologico e a quello della scansione lavoro-vacanza ("assenza").
      Nulla di preoccupante, solo che è l'unica cosa di cui si parla e si sente parlare. Nel bel mezzo del 2015, in una situazione a dir poco disastrosa, tre quarti della gente che ascolto (non sta parlando con me, io in genere taccio, ma ascolto molto quello che sento dire in giro) ha in mente il caldo africano di questi giorni e le vacanze estive (evidentemente avendo ancora le tasche ben piene per farle). Nulla da obiettare. Sicuramente qualcuno commenterà che sono invidioso e così "Spirito del tempo" e "Mare della banalità" potranno infine congiungersi.

                             Piero Visani