So già che questa canzone - che mi gira in mente da stamane, bloccato nel traffico della tangenziale di Torino - darà la stura a una congerie di interpretazioni, quasi tutte errate e stimolate da percezioni settoriali.
Io invece la ascolto e la percepisco in una prospettiva olistica, tipica di "un uomo che si ama" (molto...) e che ha piena e nitida coscienza di sé. Ho perso molte battaglie e avuto non pochi problemi per scarsa inclinazione alla mediazione, ma in questo modo sono riuscito a conservarmi intero, a non diventare residuale, un gradito soprammobile di uomini e/o donne.
Una semplice ma orgogliosa difesa di identità: la mia.
Piero Visani