Non c'è niente di peggio, nella vita di un uomo, nei percorsi che la caratterizzano, di conoscere una donna di cui risultano evidenti la singolarità, la peculiarità, la diversità, l'intelligenza, e non riuscire, assolutamente non riuscire ad entrare in comunicazione con lei. A provarci, a riprovarci, a diversificare approccì, linguaggi, temi, e a ritrovarsi sempre al punto di partenza, come se ogni tentativo di dialogo fosse un monologo o come se l'unico tipo di comunicazione ammessa fosse quella unilaterale, da lei verso di te, ma non viceversa.
E' un'esperienza frustrante, che lascia non poco amaro in bocca, perché il talento, le qualità individuali non si trovano tutti i giorni. Quando si rinvengono, uno come me, che si reputa innegabilmente un maieuta, si impegna a fondo in questa attività intesa a far emergere quanto di fantastico sta nascosto all'interno di una persona.
Sfortunatamente, per riuscirvi, occorre un minimo di collaborazione e molta fiducia. Non sono riuscito a guadagnarmi né l'una né l'altra. Colpa mia. E non sono nemmeno riuscito a persuadere la mia interlocutrice della mia sincerità, della mia onestà di intenti. Insomma, un fallimento su tutta la linea.
Come talent scout forse avrò qualche capacità di individuazione, ma come maieuta davvero valgo zero. Mi dispiace molto. Quando non riesco ad esercitare la mia arte maieutica, me ne dolgo e tanto più me ne dolgo quanto più sono certo di aver individuato la persona giusta. Non mi resta che augurarmi di avere maggior fortuna in futuro. Nel caso di specie, ho fatto tutto quello che ho potuto e anche di più. Ma naturalmente, quando è chiaro che si diventa persona non grata, è corretto trarne le debite conseguenze e farsi da parte. Se uno viene a noia, è giusto che scompaia.
Piero Visani
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