E' giusto, quando si viene accusati di disturbare, di stroppiare, di scrivere troppo, votarsi in via definitiva alla consegna del silenzio, anche perché dare fastidio è sempre molto sgradevole. Credo di essermi comportato bene, in tal senso, e di non aver disturbato più. Per soddisfare il mio desiderio di esprimermi, inoltre, ho creato questo blog, la cui lettura è totalmente volontaria e non viene inviato in automatico ad alcuno. Per cui, se qualcuno sente il desiderio di leggerlo, lo legge; altrimenti lo lascia dov'è.
In una parola, mi auguro di essere sparito con una certa classe, raccogliendo i pressanti inviti che mi erano stati rivolti in tal senso. Ovviamente, non essendo io una persona divisibile tra una parte accettabile e una no, sono sparito del tutto, perché avrei trovato singolarmente amusant avere diritto di parola per certe cose e "diritto al silenzio" per altre. In una parola, sono stato estremamente gentile e disponibile, perché, di fronte al comportamente garbato di chi voleva buttarmi via soltanto in parte (la parte sgradevole; quella utile - chissà come mai? - avrebbe potuto essere tenuta...), io ho colto lo spunto per completare l'opera e autobuttarmi via del tutto. Così, tra l'altro, le responsabilità della cosa sono ricadute in toto su di me.
La classe non è acqua, dopo tutto. E ora siamo tutti contenti.
Piero Visani
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