Alla mia età, per evidenti ragioni anagrafiche, si comincia a porsi il problema del "dopo". Non essendo io religioso, non ho problemi inerenti la mia vita ultraterrena. Non ci credo proprio e non mi interessa. Mi diverto semmai con altre cosucce, tipo: "che farei se dovessi reincarnarmi, avere l'opportunità di vivere una seconda vita?"
Ogni tanto mi sollazzo con questo giochino, ai limiti della masturbazione intellettuale, e sono giunto a definire alcuni punti fermi, a cavallo tra il serio e il faceto, ma - ahimé - assai più vicini al serio.
- L'interrogativo preliminare è: ma la vorrei vivere davvero, una seconda vita? La risposta, in tutta sincerità, è no! Mi ha talmente schifato la prima che la sola idea di ripetere l'esperienza mi terrorizza...
- Se proprio dovessi, vorrei rinascere totalmente idiota. Sì, lo so che quasi tutti quelli che hanno la bontà di leggermi mi considerano già tale, ma io, pur comprendendoli, mi riferisco a una valutazione individuale mia, più che relazionale vostra. Quello che intendo è che vorrei nascere del tutto stupido, del tutto superficiale, del tutto incolto, del tutto ottuso. Credo che sarebbe l'unico modo che avrei per non soffrire, per potermi relazionare tranquillamente con gli altri, per sopportare le porcate che fanno.
- Vorrei nascere ancora uomo, cioè di sesso maschile. Un po' perché sono masochista, un po' perché pensare di poter fare io agli uomini - come donna - quello che le donne hanno fatto a me come uomo, francamente mi terrorizza. Non sono un santo, ma non conosco la perfidia e non capisco la crudeltà gratuita. Dunque amerei vivamente che mi fosse evitato questo dubbio privilegio.
- Vorrei nascere falso, mentitore, insensibile, crudele, mistificatore, in modo da trovare una posizione decente a questo mondo.
- Vorrei nascere privo di passioni, di emozioni, di sentimenti, di etica, di deontologia. Vorrei nascere umano, in una parola, non come mi è toccato di nascere...
- Vorrei poter stare lontano da tutti coloro che mentono, che prendono in giro, che cercano di usarti, che ti buttano via quando vedono che non ci riescono o che non gli servi più. Vorre non dover incontrare tutti coloro che fingono; tutti quelli cui, se glielo fai notare, o negano o fuggono.
- Vorrei evitare come il fuoco les allumeuses, le "profumiere", le profittatrici, le bugiarde, le speculatrici, le false, le stronze. In pratica, vorrei un mondo emendato da una certa componente femminile.
- A ben guardare, tuttavia, vorrei essere la stessa persona che ero nella mia First Life, perché, ad onta delle tonnellate di guano che mi hanno costretto ad ingoiare, ho messo insieme una vita assai prossima a quella che volevo: una moglie intelligentissima, una delle donne più intelligenti, acute e profonde che abbia conosciuto, mai sfiorata per un attimo dalla mala pianta della banalità o della stupidità; un figlio che mi ha dato e mi dà solo soddisfazioni, per come è e come sa essere (e per come sarà); un'esistenza tutta giocata on the borderline, piena di sogni e di speranze, ma anche concreta, solida, ricca di soddisfazioni personali e professionali; un progetto di vita cui non sono mai venuto meno: quello di restare puro fino alla morte. E tale sono e mi mantengo. Sorrido tra me e me, e gioisco intimamente, quando mi rimproverano per certi miei slanci che i "cultori del solito grigio" definiscono infantili. Mi permetto di dissentire, sommessamente: non sono infantili, sono vitali, impastati nella passione, dentro un fuoco che non cessa di ardere e che non fa calcoli, ma cerca - sempre e costantemente - di "vivere di più".
- Io sono così. Non devo scusarmi di esserlo. E sono e sarò così nella presente come nelle (molto eventuali) prossime vite. Sono un fuoco che non si spegne, mai. Non faccio calcoli. Mi butto, sempre:
il cielo è una pedana
tra poco nell'offerta noi piomberemo giù
pugnale e bombe a mano viatico di morte
e l'ansia della sorte non sentiremo più!
Aggancia la fune di vincolo
spalanca nel vento la botola
assumi la forma di un angelo
e via pel tuo nuovo destin!
E' così semplice, essere complessi. Basta essere. Non accontentarsi solo di avere.
Piero Visani
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