Ci si incontra nelle sale d'aspetto degli aeroporti. Talvolta si vola in posti vicini. Talaltra ci si trova in locali riservati agli stranieri. Nessuno è particolarmente allegro, è solo una modalità per sopravvivere. Molti, non tutti, sono incappati nelle ire di Agenzie delle Entrate, Iniquitalia, e soprattutto nel regime da "turbocapitalismo de 'Le vite degli altri'" tanto amato da Angela Merkel e da altri "pionieri" della defunta DDR finiti, per una singolare ironia della storia, al vertice della Germania e dell'Eurolager.
So bene - le leggo - le ironie che su queste persone si sprecano. Tutto legittimo, normale diversità di opinioni. Quanto a me, ho cominciato a fare questa vita nel 2012. Non essendo affetto da desideri di trascendenza e non avendo religioni, ho pensato che, andando in giro per il mondo a cercare qualche affare, avrei potuto fare una vita meno di merda di quella che mi intendevano riservare - e mi stavano riservando - politici, burocrazie e "volonterosi carnefici" nazionali ed europei.
Ho trovato molte specie di italiali, dai "simil-Briatore" ai disgraziati come me. Oggi li vedo oggetto di giudizi fortemente moralistici. Va benissimo, ci sta. Tuttavia, non sta scritto da nessuna parte che, se qualcuno decide per te un destino da Unione Sovietica dei bei tempi, tu lo debba accettare passivamente. Ho sempre detestato la statalismo, tuttora lo detesto. Ho sempre cercato e continuo a cercare un futuro individuale. Dovessi morire in queste mie patetiche "ricerche di fortuna", non mi sentirei più triste di quel che mi sento in Italia, quello che fu il mio Paese. Qui sono già morto da anni, là cerco di vivere. Se mi dovessero uccidere i "terroristi" (quanto trovo divertente questa definizione per fessi di tutte le latitudini!), morirò una seconda volta. A suo modo, sarà un privilegio: morire due volte, una in Patria e una all'estero, non è da tutti. Cercavo una vita migliore sì e so di essere un bastardo individualista; anzi - come mi ha scritto un gentile lettore giorni fa - un "bastardo senza gloria". OK, la "gloria" delle vite tassate all'87% la lascio a lui. Che se la goda!!
Piero Visani