martedì 26 luglio 2016

Se tutti pagassimo le tasse, l'Italia andrebbe meglio...


       Ho sentito spesso questa simpatica amenità fiorire sulla bocca di soggetti palesemente acefali, ma naturalmente - detestando io i confronti dialettici con gli inferiori - non ho mai cercato di smuoverli dai loro patetici convincimenti.
       Oggi leggo sul quotidiano torinese "La Stampa" che anche la Exxor, la holding finanziaria della famiglia Agnelli, si appresta a trasferire la propria sede legale e fiscale in Olanda.
       Non è mia abitudine stupirmi di alcunché, ma sarà ancora più divertente di oggi leggere, sui quotidiani italiani, le DIUTURNE TIRATE CONTRO L'EVASIONE FISCALE, nel mentre i datori di lavoro dei giornalisti (dovrei scrivere "pennivendoli" ma mi trattengo...) veleggiano tra i paradisi fiscali all'interno dell'UE, quelli in Estremo Oriente e quelli sparsi un po' dovunque nel mondo. Eh sì, perché, a dispetto delle scempiaggini eterodirette che leggiamo sulla stampa nostrana, i "paradisi fiscali", in giro per il pianeta, si moltiplicano, a condizione che uno abbia la titolarità per entrarvi. A noi, poveri tapini, restano gli "inferni fiscali", perché, senza i secondi, non si riuscirebbero ad accumulare le fortune che consentono ad alcuni oligarchi di poter riparare nei primi. In ogni caso, siccome la madre dei coglioni è sempre incinta, sicuramente qualche simpatica tiritera sull'importanza di pagare tutti le tasse la ascolterò/leggerò ancora a breve. Tuttavia, dal momento che questo post "NON esce in edizione ridotta per venire incontro alle vostre capacità intellettuali", non risponderò.

                                Piero Visani