Non sono un grande esperto di musica classica, anzi non lo sono per niente. Ma questa interpretazione di Alice di una canzone di Gabriel Urbain Fauré (1845-1924) mi piace particolarmente.
Come i lettori di questo blog avranno forse inteso, in qualunque campo io amo le contaminazioni, la capacità di saper mescolare e innovare. Amo ovviamente anche le interpretazioni filologiche, ma talvolta occorre avere la capacità di cambiare, di innovare, di fondere stili e approcci diversi. Qui mi pare che Alice - cantante che amo moltissimo - ci riesca alla perfezione.
Piero Visani
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