giovedì 11 aprile 2013

Profili del coraggio

      E' personale opinione di chi scrive che, in Italia, le cose potrebbero andare molto meglio se i cittadini si ricordassero di essere tali, e rifiutassero di accettare il ruolo di sudditi.
      Ho sempre guardato con meraviglia al fatto che la folle disposizione sul controllo delle transazioni superiori ai mille euro, pubblicamente cassata da un commissario europeo come totalmente illegale, non sia stata mai oggetto di ricorsi da parte di privati o di una class action. Se disponessi di maggiori risorse individuali, scenderei decisamente in campo contro questi abomini, piuttosto che cercare di nascondermi o di aggirarli.
      Leggo perciò con soddisfazione sul "Corriere della Sera" di oggi che i legali del finanziere Danilo Coppola hanno denunciato Equitalia per estorsione. Infatti, non può essere definita altrimenti una prassi giuridico-amministrativa che prevede che, nel caso si sia oggetto di una richiesta di pagamento, essa debba avere luogo in tempi molto stretti e prima di qualsiasi giudizio da parte delle commissioni tributarie e, successivamente, della giustizia ordinaria. Ne consegue che, come ai tempi dello Sceriffo di Nottingham o come nei peggiori regimi totalitari (che a quello siamo arrivati, peraltro...), l'onere della prova spetta alla difesa, e non all'accusa...!!!!
      Nel caso di specie, ma in migliaia di altri analoghi, che cosa è successo: accertamento tributario e arrivo di relativa e salata cartella; impossibilità di difendersi e obbligo di pagare (cifre variabili, che per un finanziere o un industriale possono essere molto elevate, per un privato o un commerciate molto più modeste, ma egualmente mortifere). Assolto tale obbligo, onde evitare il pignoramento dei propri beni, molte aziende possono trovarsi in gravissima crisi di liquidità e magari fallire, salvo vedersi restituire i soldi, dopo cinque o sei anni, quando le commissioni tributarie avranno completato - con la dovuta calma, è ovvio - l'esame dei ricorsi presentati dai tartassati e avranno emesso il loro giudizio, spesso favorevole alla legittimità dei comportamenti e degli atti dell'inquisito (e simpaticamente spennato ex ante).
      Molto giustamente, i legali di Coppola (che può essere simpatico o meno, ma al quale va la mia personale solidarietà in quanto, come in tutte le guerre per la sopravvivenza, "il nemico dei miei nemici è mio amico") hanno denunciato Equitalia per estorsione, perché di questo esattamente si tratta e occorre sapere che, se si continua a chinare il capo, di estorsioni di Stato (cioè legalizzate) ce ne saranno sempre di più e sempre più frequenti, a cominciare da quel prelievo forzoso che allieterà a breve le nostre vite e che magari - hoc est in votis - ci darà la spinta decisiva per rialzare, in una volta sola, schiena e testa. Perché ormai ci serve solo il coraggio. Perso per perso tutto, che altro ci resta da perdere? Dunque possiamo permetterci di essere uomini, per una volta, e di accingerci a vivere un giorno da leone. Quelli da pecora ormai li abbiamo esauriti e il risultato l'abbiamo davanti agli occhi...

                  Piero Visani



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